Collegiata S. Ambrogio

Piazza Filippo Maria Beltrami Omegna Omegna


Nel cuore di Omegna, con la sua imponente facciata che si affaccia su Piazza Beltrami, si erge la Collegiata di Sant'Ambrogio, la chiesa parrocchiale e il principale luogo di culto della città. Questo edificio sacro è un vero e proprio palinsesto architettonico, un racconto stratificato dei secoli che si sono susseguiti, dal Medioevo all'epoca moderna.

Origini Antiche e Trasformazioni nei Secoli

La storia della Collegiata di Sant'Ambrogio affonda le sue radici molto indietro nel tempo. Le prime testimonianze la datano presumibilmente tra il 960 e il 969 d.C., un'epoca in cui Omegna iniziava a sviluppare la sua importanza strategica e religiosa. Inizialmente concepita con un impianto romanico, la chiesa ha subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti, trasformazioni e ampliamenti che ne hanno plasmato l'aspetto attuale.

Particolarmente significativi sono stati gli interventi a partire dal 1470, in piena epoca barocca, e successivamente negli anni '20 del XIX secolo. Questi lavori hanno portato all'ampliamento dell'impianto basilicale e all'inglobamento della torre campanaria, originariamente separata, nella muratura dell'edificio.

L'Architettura: Un Mix di Stili

La Collegiata di Sant'Ambrogio si presenta oggi come un affascinante esempio di sovrapposizione di stili. La facciata a capanna, con i suoi contrafforti, conserva ancora tracce dell'originaria impostazione romanica. Tuttavia, il portico antistante è di epoca barocca, aggiunto in un periodo successivo per arricchire l'ingresso e offrire uno spazio di transito e riparo.

Il campanile, alto circa 70 metri, è di origine romanica e si distingue per le sue eleganti trifore e colonnine. La cuspide in cemento fu aggiunta nel XVII secolo, su richiesta del vescovo Bascapè, con l'intento di renderlo visibile da lontano, un vero e proprio faro spirituale per la comunità.

L'interno della chiesa si sviluppa su tre navate, sostenute da pilastri e coperte da volte a crociera. L'impronta barocca è evidente negli ornamenti che arricchiscono le navate, frutto dei pesanti rimaneggiamenti settecenteschi. La pavimentazione, un pregevole seminato alla veneziana, è impreziosita da disegni mosaicati che aggiungono un tocco di raffinatezza all'ambiente.

Tesori d'Arte e Spiritualità

All'interno della Collegiata sono custodite diverse opere d'arte di notevole interesse:

  • Il Polittico di Fermo Stella da Caravaggio: Uno dei pezzi più importanti è il polittico a sei scomparti, realizzato da Fermo Stella da Caravaggio nel 1547. Composto da sei grandi tavole in legno di pioppo, raffigura la Vergine con il Bambino al centro, circondata da nove santi protettori dei luoghi vicini, oltre a quattro formelle di angeli. Tra i santi rappresentati vi sono San Nicolao, Santo Stefano, San Giorgio, San Gaudenzio, Sant'Antonio e San Giovanni Battista, con Sant'Ambrogio in posizione centrale.
  • Urna di San Vito: Nell'ultima cappella a sinistra è conservata l'urna con i resti di San Vito, proveniente dalle catacombe romane. San Vito è, insieme a Sant'Ambrogio, compatrono della città di Omegna.
  • Affreschi e altre opere: La chiesa ospita anche altre testimonianze affrescate e arredi sacri che narrano la devozione e l'arte del territorio.

Un Punto di Riferimento per la Comunità

La Collegiata di Sant'Ambrogio non è solo un monumento storico e artistico, ma è il cuore pulsante della vita religiosa di Omegna. Con le sue celebrazioni liturgiche regolari, rappresenta un punto di riferimento per la comunità, un luogo di preghiera, di incontro e di conservazione delle tradizioni. La recente costituzione di una "Fabbriceria della Collegiata", con il coinvolgimento di numerosi volontari, testimonia il forte attaccamento degli omegnesi a questo patrimonio, impegnandosi nella sua cura, promozione e valorizzazione.

Visitare la Collegiata di Sant'Ambrogio è un'occasione per immergersi nella storia e nell'arte di Omegna, scoprendo un luogo che, con la sua ricchezza di stili e le sue opere d'arte, racconta secoli di fede e cultura.